L’eleganza di un uomo è data anche dagli accessori: ecco come scegliere la cravatta dello sposo adatta

La cravatta rappresenta un accessorio insostituibile per l’abito dello sposo e deve essere scelta con estrema attenzione: il modello più usato è solitamente quello classico in tinta unita o con piccoli motivi.

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La scelta della cravatta per lo sposo è più impegnativa di quello che si può immaginare. Ecco come lasciare a bocca aperta gli invitati, facendo un uso appropriato di tale accessorio.

Iniziamo da colore, forma e nodo, per una cravatta dello sposo che si sposa perfettamente con l’abito.

La forma della cravatta dello sposo deve essere scelta in conformità al proprio aspetto fisico, in modo da ottenere un effetto finale equilibrato ed armonico.
Una cravatta sottile, chiamata in linguaggio tecnico “slim”, è ideale se siete piuttosto alti e slanciati. Questo modello era molto di moda negli anni quaranta, e ancora oggi è un simbolo di grande stile, pur conservando un tono attuale e moderno. L’abbinamento ideale è con un completo in tinta unita scuro, in cui brillerà una giacca modello Redingote.
Se non siete proprio filiformi, meglio una cravatta dal taglio classico, ma tenete sotto controllo la larghezza: non deve superare i 7-8 centimetri totali. La abbinerete ad un tre pezzi nelle sfumature del grigio antracite, utile anche per assottigliare la vostra figura. Le fibre sintetiche e il cotone sono assolutamente da evitare, anche se vi sposate nella stagione estiva: le stoffe più rinomate sono per forza di cose la seta pura e il taffettà, mentre lana, cotone piquet e altre varianti di tessuto sono da scansare, anche perché ne patirebbe la stessa consistenza della cravatta.
E’ giunto il momento di realizzare il nodo alla cravatta. Visto che il matrimonio è una cerimonia speciale ed unica, se possibile, si consiglia di evitare il classico nodo Windsor. Il doppio nodo semplice è una valida alternativa, in grado di creare un gradevole effetto simmetrico e ordinato.
Il colore della cravatta dello sposo è da vagliare con attenzione. Se non volete dare troppo nell’occhio e il vostro abito è classico, sceglietela nelle sfumature del grigio, che possono variare dal perla fino ad arrivare al più scuro antracite. Sarete eleganti e portatori indiscussi della tradizione. Al contrario, se siete uomini estrosi e amate stupire, lasciatevi tentare da una cravatta nei toni del bordeaux, variando tra il rosso cardinale e il vinaccia. Una cravatta di questo tipo è sicuramente d’effetto e, pur essendo dannatamente elegante, non vi farà passare inosservati. Anche se non viene scelta molto spesso, la cravatta blu scuro è invece in grado di donare all’abito un’aria raffinata e principesca. Si adatta inoltre a qualsiasi fascia di età e si sposa praticamente con qualsiasi colore di abito o tailleur.

Evitate cravatte da sposo troppo estrose e ricordate di rispettare i colori del dress code.

Tra le cravatte per lo sposo da evitare, si trovano i motivi fantasia, i modelli ripresi dagli anni ‘70 stretti in alto e larghi in fondo (la così chiamata cravatta a farfalla), il nero, simbolo di stile in ben altre cerimonie decisamente meno allegre, i colori non previsti dal dress code (toni pastello, bianco, arancio, giallo, ocra, mostarda). La regola generale è estremamente semplice: buon gusto e eleganza.
Se avete scelto di indossare un tight, dovrete invece indirizzare la vostra scelta verso raffinatissimi plastrons, ovvero delle cravatte piuttosto larghe e ampie, che vanno annodate intorno al collo o tenute ferme regalmente da un gioiello-spilla. Pensate che il plastron veniva indossato dai nobili che partecipavano alla caccia alla volpe, e impiegato come benda di fortuna per le eventuali ferite. In questo caso sono autorizzate sia le tinte unite che le fantasie molto piccole, specie i pois.

Il papillon sostituisce la cravatta dello sposo, mantenendo alta la tradizione e l’eleganza.

Sceglierlo in maniera corretta è tutt’altro che facile, in quanto non è così semplice indossarlo con disinvoltura. E’ preferibile abbinarlo ad uno smoking assolutamente scuro e dal taglio rigoroso. Tuttavia, le ultime tendenze permettono di portarlo anche con l’originale camicia provvista di sparato, un intarsio a pieghe che si sostituisce alla lunghezza della cravatta. Fate attenzione alla stoffa, che come per ogni altro modello deve essere pregiata, prima fra tutte la seta. Sia per il plastron che per il papillon non si deve assolutamente ricorrere all’elastico, ma devono essere annodati manualmente alla perfezione.
Infine, se sceglierete di indossare la pochette, non dimenticatevi il fazzolettino, che deve essere di una tonalità diversa rispetto a cravatta e papillon.