La scelta di un abito da sposo che sia facilmente riutilizzabile anche dopo il giorno delle nozze

C’era una volta il glorioso tight, abito da cerimonia per eccellenza, di indubbio fascino: oggi i tempi sono cambiati e i futuri mariti, sia per praticità che per un budget più limitato, hanno l’esigenza di arrivare all’altare con un abito perfetto ma che si possa riutilizzare anche in seguito.

abiti_da_sposo_articolo_01

TI PIACE QUESTO ARTICOLO? Condividilo con i tuoi amici

Stampa

Siete alla ricerca di un abito da sposo per le vostre nozze che possa essere indossato anche in altre occasioni? I principi vigenti in questo caso sono principalmente due: lungimiranza e saggezza. Per l’occasione è perfetto un capo dal taglio sartoriale e dalle linee moderne ma non esageratamente di tendenza in modo da poterlo sfoggiare per altre cerimonie o, perché no, nelle riunioni importanti in ufficio, variando accessori, cravatte e camicie oppure spezzandolo e combinando la giacca con un altro pantalone e viceversa.

Il completo a tre pezzi è ideale per un vestito da sposo riutilizzabile.

L’importante è realizzare un modello elegante di vestito da sposo che sia in grado di mettere a proprio agio il futuro marito, ma che contemporaneamente non faccia dire agli invitati: “Guarda, sembra appena uscito dal lavoro!”. Il completo tre pezzi (pantalone, giacca e gilet) è la soluzione più indicata. Il gilet può essere facilmente omesso nel successivo uso quotidiano.
La giacca per poter essere riusata è consigliabile che sia a due o tre bottoni: se fosse più lunga potrebbe essere accorciata successivamente, ma finireste comunque per spendere dei soldi in più affidandovi ad un sarto professionale che sappia dare all’indumento un nuovo taglio proporzionato al vostro corpo.
I tagli sancrati (se avete il fisico adatto) sono consentiti perché conferiscono eleganza e disegnano il busto. Se l’abito ha un taglio “normale” dategli un tocco da cerimonia, vestendo una camicia bianca diplomatica, ossia con il collo tipo coreana e le punte ripiegate in giù e con i gemelli ai polsi. Anche in questo caso, se riuscite a recuperare pezzi di stoffa identici, potrete riadattarla facendo cambiare collo e polsini. Tuttavia, non è consentito partecipare ad un’altra cerimonia in veste di invitato indossando la diplomatica: si tratta di una camicia idonea unicamente allo sposo.
La giacca, in generale, sarà monopetto senza spacchi con le tasche a bustina (e mai a toppa), mentre i  pantaloni, rigorosamente senza risvolto, saranno a sigaretta oppure modellati secondo la figura dello sposo nel caso abbia qualche chilo in più da nascondere. A seconda della stagione, il completo sarà in lana o in frescolana.

Accessori e tessuti per un abito da sposo da adattare senza problemi ad altre situazioni.

Un accessorio a cui non dovete rinunciare per il vostro abito da sposo “normale” è la cravatta: se l’abito è grigio scuro preferitela grigio avorio brillante (non importa se sarà difficile riutilizzarla in seguito, si tratta solo una cravatta), stesso discorso in caso di abito nero, mentre se il vestito è blu sceglietela azzurra sempre di seta o raso. Se volete dare all’insieme un tocco di formalità va bene il color avorio (che però su una camicia bianca non risalterebbe abbastanza).
In caso si voglia riusare l’abito è concesso anche il gessato, a patto che sia molto tenue e con le righine ravvicinate (quello a righe distanziate è comunque “tabu” a meno che non vogliate impersonare Al Capone): successivamente la giacca può essere riutilizzata con un pantalone dello stesso colore in tinta unita. Il completo intero, invece, cambiando camicia e accessori può essere indossato in altre occasioni importanti.
Sono obbligatoriamente da evitare anche i tessuti troppo particolari, come i lucidi e translucidi, troppo operati e i colori sgargianti o particolari tipo melanzana o bullette, mentre la gamma di grigi, dal più chiaro all’antracite, i neri, e i blu scuri sono perfetti. Se pensate che un abito da sposo classico nero o blu sia però leggermente anonimo rispetto al grande evento che vi accingete a vivere, puntate sugli accessori dando alla mise un tocco di novità. Fanno ad esempio al caso vostro il fiore all’occhiello o un semplice fazzoletto da taschino (da scegliere sempre l’uno o l’altro): due elementi che sono in grado di suggerire subito l’idea di cerimonia.

Prima di tutto,ricordate che l’abito da sposo scelto deve farvi sentire a vostro agio.

Non lasciate in ogni caso che l’ansia e la “fissa” di dover assolutamente riutilizzare l’abito da sposo prendano il sopravvento e scegliete con tranquillità, seguendo naturalmente le regole del buon gusto: nel grande giorno dovrete sentirvi a vostro agio senza risultare troppo “ingessati”, ma nemmeno troppo “alternativi”, scegliete l’abito che più asseconda i gusti personali pur mantenendo una certa sobrietà. Per essere sicuri di commettere un errore fatevi consigliare dalla futura moglie che sicuramente saprà darvi qualche suggerimento anche in relazione all’abito da sposa e che sicuramente già è a conoscenza del vostro desiderio di riutilizzare il vestito anche in altre occasioni successive.